IL RISORGIMENTO. Un convegno importante a Milano e la rinascita di una testata storica

Si diceva Italia quando l’Italia non c’era, nella Vienna del Congresso; si diceva Italia quando questa nasceva, ed era un Regno; e lo si dice oggi, a 150 anni dall’unità. E’ un dire che si modella nei decenni, che acquista significati diversi e apre a nuove domande. E questo nome, se è pensato, e se vuole avere un significato, ha bisogno, naturalmente, di guardare alla Storia.
Ecco perché continua ad avere molto senso – e forse oggi più che mai, oggi che diciamo Italia mentre con un occhio la vediamo infilata nell’Europa e con l’altro maneggiamo ancora la “questione meridionale” – dare nuova vita a una rivista che ha le radici nel lontano 1949 e un nome che riascoltato oggi sa, insieme, di romantico passato e di modernissimo, coraggioso augurio: Il Risorgimento.
“Il Risorgimento”, perdonate il gioco buffo, rinasce. Sarà presentata nel corso di un importante convegno che si terrà a Milano da domani e fino al 7 novembre, e che nel titolo esprime tutto il senso della ricerca storica tesa a dare, nella riflessione sul passato, il contributo all’evoluzione dal presente in poi: “1815. Italia ed Europa tra fratture e continuità”. A questo link il programma completo, che vede ospitata la rivista, pubblicata dalla nostra casa editrice, dalle 9.30 di venerdì 6 novembre presso Palazzo Moriggia in via Borgonuovo 23.
È, questa, la sede storica (dopo la prima, nella casa del Manzoni) della redazione della rivista (e del Museo), i cui articoli sono sottoposti a referaggio “in doppio cieco”, e che oggi può utilizzare, per questo servizio, la piattaforma OJS di cui abbiamo parlato su questo blog (qui l’articolo).
Qui sotto la scheda della rivista, con i nomi della Direzione, del Consiglio di redazione e gli Enti promotori, e le tariffe per gli abbonamenti 2015/16 (cliccare sulle immagini per ingrandirle).
Un bel saggio introduttivo di Maria Canella appare su questo primo numero per dar conto della vicenda storica della rivista, nata nel ‘49 per volere di Leopoldo Marchetti e dell’associazione “Amici del Museo del Risorgimento” quale ideale ricongiungimento al bollettino trimestrale “La Lombardia nel Risorgimento Italiano”, esistente dal 1914 e di fatto bloccato da Mussolini nel 1933 con il commissariamento della Società nazionale per la Storia del Risorgimento italiano. L’editoriale del primo numero del ‘49 riporta: “Rivista milanese, anche questa. Ma non rivista locale, ristretta nell’ambito di una città o di una regione: piuttosto, contributo locale alla storia nazionale; nessun confine, o limite, che porti a isolare la parte del tutto. Rivista dedicata al Risorgimento. Ma inteso, il Risorgimento, non soltanto nei termini della lotta per l’Indipendenza; inteso, invece, nell’accezione più vasta e significativa della parola, come “risorgere” della vita italiana, spirituale e politica, economica e sociale”.
Abbiamo chiesto a Salvatore Carrubba, direttore della testata e presidente del Comitato di Milano dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, una personale riflessione sulla ripresa delle pubblicazioni (interrotte nel 2009).
Ecco le sue parole, particolarmente segnanti oggi:
“La rinascita della rivista “Il Risorgimento”, fondata dal Comune di Milano, rappresenta una pagina importante nel recupero delle memorie storiche della città, che ha avuto un forte impulso negli ultimi anni: il restauro del museo del Risorgimento, la sentita partecipazione alle celebrazioni del 150° anniversario dell’unità nazionale, le mostre di natura storica e risorgimentale e, adesso, la rivista segnano una rinnovata attenzione verso il ruolo che Milano ha avuto negli anni risorgimentali e nel farsi dell’Italia nuova. In questo senso, l’attenzione delle istituzioni civiche, supportate dall’azione di istituzioni di natura privata, sottolinea efficacemente la forza del legame tra Milano e l’Italia e la consapevolezze della città del proprio perdurante ruolo di motore dell’innovazione e della modernizzazione, non solo nell’ambito economico ed industriale, ma anche istituzionale, politico e sociale.
La nuova serie della rivista contribuirà a che la città mantenga fede a questa vocazione”.
0 Comments
There are no comments at the moment, do you want to add one?
Write a commentWrite a Comment